Documento conclusivo della VII commissione della Camera su inserimento alunni stranieri

Salve, abbiamo letto le conclusioni del documento in oggetto (che alleghiamo).
nella premessa il documento recita:  "La VII Commissione, cultura, scienza e istruzione della Camera dei deputati, intendendo approfondire le complesse problematiche connesse all’accoglienza di alunni con cittadinanza non italiana nel sistema scolastico italiano, ha deliberato in data 5 maggio 2009 lo svolgimento di una specifica indagine conoscitiva, volta ad approfondire le principali problematiche connesse alla materia."
 Sembra interessante per chi fa il nostro lavoro leggere a che punto sia in parlamento l'informazione e l'elaborazione sul tema. Anticipiamo in calce al messaggio la parte finale delle conclusioni.
arrivederci, Katia Raspolinni e Maurizio Sarcoli
 

"Innanzitutto, la presenza ormai significativa e stabile di alunni non italofoni, almeno per origine, suggerisce di

adeguare velocemente le competenze richieste sia a livello centrale, sia nelle singole istituzioni scolastiche,

apprendendo anche dalle esperienze di Paesi che hanno affrontato massicce immigrazioni molto prima

dell’Italia. In secondo luogo, va sottolineata l’importanza di un continuo monitoraggio sia della presenza di

alunni non italofoni nel sistema scolastico italiano, sia degli esiti attesi. È dunque necessaria una lettura

attenta di dati costantemente aggiornati e disponibili che riguardino non solo l’iscrizione, ma anche

l’integrazione, il successo scolastico, l’interazione col territorio. In terzo luogo, pare alla Commissione

fondamentale che le istituzioni scolastiche siano messe in condizioni di possedere in anticipo modalità di

accoglienza degli alunni immigrati, attraverso le quali siano offerte agli studenti tutte le condizioni non solo per

un buon inserimento nella classe, ma anche per una accoglienza curriculare che preveda l’accertamento delle

conoscenze pregresse delle varie discipline ed in particolare della lingua italiana. In questo senso, ogni

scuola, in rete con le altre istituzioni scolastiche e con la Comunità locale, deve avere la possibilità di mettere

tempestivamente in atto corsi di lingua italiana L2, condotti con serie competenze e certificazioni. In quarto

luogo, vanno previsti nel percorso di formazione iniziale di docenti e dirigenti, parimenti nella loro formazione

in servizio, moduli che riguardino sia la didattica e la pedagogia interculturale che l’organizzazione

dell’istituzione scolastica in contesti multiculturali. Va sollecitata, inoltre, anche attraverso le università, la

ricerca che riguarda la dimensione interculturale delle singole discipline e la diffusione di tali contenuti. In

quinto luogo, la Commissione, essendo emerso nel corso dell’indagine conoscitiva il compito non semplice dei

comuni, soprattutto in tempi di ristrettezza di risorse finanziarie, suggerisce di avviare con il coordinamento

delle regioni, un percorso per mettere a punto sinergie, compiti dei diversi attori, condivisione delle azioni, che

possa portare ad un accordo quadro in sede di Conferenza unificata Stato-regioni e permetta altrettanti

accordi istituzionali a livello locale. Va osservata, infine, la necessità di prevedere risorse certe, dedicate e

impiegate non solo per le emergenze, ma anche per costruire modalità di lavoro stabili, diffuse in tutte le

scuole italiane. Il Parlamento dovrà fornire indicazioni, al riguardo, all’Esecutivo."DOC%20VII%20COMMISSIONE%2012%20GENNAIO%202011.pdf

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